giovedì 6 giugno 2013

Insegnare ai nipoti il valore dei soldi

Trasmettere ai bambini il valore dei soldi, mentre le loro richieste diventano sempre più precoci.



Già  dagli 8 o 9 anni, in genere il bambino comincia ad avvertire l’esigenza di una piccola paghetta.

 Il desiderio della paghetta ha infatti a che fare con un desiderio di autonomia, che si concretizza nella possibilità di disporre di soldini propri da spendere come si desidera, al di là del “permesso” del genitore.

Con solo due euro alla settimana si trasmette al bambino la sensazione che non deve dipendere dal genitore per comprare quello che gli serve.

. In più, se il bambino vuole arrivare ad acquistare qualcosa di più costoso, la necessità di adattarsi all’attesa per racimolare la somma necessaria e di stare attento a non spendere la paghetta per altro, è un allenamento emotivo importante.

Bisogna far capire ai bambini che  è importante stabilire che per avere la paghetta bisogna contribuire alla vita familiare portando a termine dei piccoli lavoretti, per rinforzare sia il senso di responsabilità, sia l’idea di unità familiare, per cui ognuno si impegna per il bene di tutti.

Ogni genitore ha diritto di scegliere a che età cominciare a dare la paghetta (di solito intorno ai 9 o 10 anni) e il suo importo (sarebbe importante non arrivare a cifre troppo alte, ma mantenersi tra i 2 e i 5 euro, per arrivare a 10 verso l’adolescenza), ma è importante dare al proprio figlio questo tipo di autonomia, sapendo che la gestione dei soldi, e l’autonomia in generale, si impara sbagliando. Non stupitevi, perciò, se le prime paghette verranno spese nell’arco di poche ore.

L’importante è che non diate altri soldi e permettiate al bambino di fare esperienza anche della rinuncia, facendogli aspettare una settimana per ottenere la paghetta successiva. Solo così, col tempo, imparerà a gestire e amministrare le sue risorse.